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Concussione, arrestati il sindaco e il presidente delle Cinque Terre
Cinque Terre, il sistema è caduto all'alba
 
RASSEGNA STAMPA E AGGIORNAMENTI

 
 

Cinque Terre Concussione

 
28 settembre 2010

Cinque Terre, il sistema è caduto all'alba

 

L'inchiesta della magistratura spezzina sta portando alle luce un sistema di potere che gestiva in modo illecito la cosa pubblica nelle Cinque Terre, un territorio dichiarato dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità

di Maurizio Bardi
Associazione a delinquere finalizzata ai reati di falso, corruzione, concussione, violenza privata e calunnia.
Il sistema è caduto all'alba del 28 setembre 2010. Secondo Luca Monteverde e Tiziana Lottini, sostituti procuratori della Spezia, politici e burocrati del Comune di Riomaggiore e del Parco delle Cinque Terre e dell’Ente Parco sarebbereo i soci di una banda, di una lobby, che negli anni ha raffinato un preciso sistema di potere per gestire i fondi pubblici, specialmente quelli della Comunità Europea, molto spesso con ritorni e vantaggi personaii più che per la comunità.
La"cosca", come si definavano loro stessi, riusciva ad ottenere finanziamenti senza realizzare i progetti previsti.
Le voci fuori dal coro venivano intimidite, soprattutto neutralizzate con la minaccia costante di provvedimenti burocratici che funzionari kafkiani, sempre più dilaganti ovunque, hanno imparato ad utilizzare come armi da fuoco in difesa dei loro capi e dei loro interessi.
Tutti nelle Cinque Terre sapevano che il capo dell’associazione è Franco Bonanini, il faraone, personaggio accentratore e carismatico, che è riuscito negli anni a costruirsi un'immagine positiva nel mondo dell'ambientalismo. Strettissime le sue relazioni con politici di ogni sponda, da Claudio Burlando a Brunetta, a cui, secondo l'inchiesta della Procura, avrebbe rivelato l’esistenza di indagini a carico della lobby delle Cinque Terre e richiesto un intervento politico, sotto la forma di un'ispezione presso la procura, al fine di che possa interrompere l’iter giudiziario”...... (continua)

 

I MEMBRI DELLA CRICCA SECONDO LA PROCURA

Sono 25 gli indagati dalla Procura della Spezia. Ecco chi sono.
- Franco Bonanini, presidente del Parco delle Cinque Terre (custodia cautelare all’istituto don Bosco di Pisa);
- Graziano Tarabugi, geometra responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Riomaggiore;
- Alexio Azaro, libero professionista;
- Marco Bonaguidi, ingegnere dipendente della Provincia, settore difesa suolo;
- Gianluca Pasini, sindaco dal Comune di Riomaggiore;
- Laura Vestito, architetto in servizio, con contratto, presso il Parco e il Comune;
- Francesca Trufello, addetta al protocollo;
- Aldo Campi, comandante delle polizia municipale;
- Lino Gogioso, assessore con delega al bilancio ed ex sindaco di Riomaggiore;
- Roberta Pecunia, addetta alla ragioneria del Comune di Riomaggiore;
- Nicla Pecunia, addetta all’ufficio tecnico del Comune di Riomaggiore;
- Luca Natale, addetto alla segreteria del Parco.
- Umberto Paganini, commercialista, consulente esterno del Parco;
- Roberto Dell’Omodarme, commercialista con incarico di revisore dei conti del Comune di Riomaggiore;
- Marialuisa Zanobini e Vito Ingletti, consulenti del Comune e del Parco;
- Enrico Bonanni, funzionario della Regione Liguria;
- Maria Luisz Cavallero, segretario comunale di Riomaggiore;
- Cinzia Marchiori (moglie di Enrico Bonanni);
- Massimo Lupi, architetto libero professionista;
- Carlo Colliva, amministratore della Colliva Edilizia;
- Auro Manfredi, socio della Manfredi Srl;
- Concetta Gasparini, moglie di Franco Bonanini.

 
 
 
 
 
 
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