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Rassegna Stampa
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La Nazione , 16 dicembre 2008 |
Abusi, Finanza in Comune: inchiesta sulla casa 'Cabrini'
Blitz della Guardia di Finanza al Comune di Pontremoli: sequestrati documenti relativi agli abusi edilizi alla casa di riposo 'Cabrini'. L’accusa riguarda la mancata sospensione dei lavori nel momento in cui era stato accertato l’abuso |
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Pontremoli (Massa Carrara), 16 dicembre 2008 -
Sequestro di documenti a Palazzo Comunale e notifica di nuovi avvisi di garanzia: è scattata la fase-due dell’inchiesta giudiziaria sulla casa di riposo 'Cabrini'. Ieri mattina la Guardia di Finanza ha messo sotto sequestro tutti i faldoni riguardanti la pratica 'Cabrini' e nello stesso tempo sarebbe stato notificato un avviso di garanzia anche al titolare del procedimento dell’Ufficio Urbanistica.
L’accusa riguarda la mancata sospensione dei lavori nel momento in cui era stato accertato l’abuso edilizio. Un atto dovuto per la Procura, discrezionale invece secondo altri pareri. E’ comunque questo il quarto nome che entra nell’inchiesta dopo quelli dell’amministratore delegato Mario Bezzi, del direttore dei lavori del nuovo edificio del 'Cabrini' in cui è stato rilevato l’abuso edilizio, Corrado Poli e del costruttore Doriano Pasquotti. Ma non è detto che la Procura si fermi qui.
La prima parte dell’inchiesta ha accertato una variante non autorizzata in seguito ad un maggior ampliamento per 1.300 metri quadrati nella nuova costruzione dell’istituto per anziani, un’opera con ottanta mini- residence, che per la società 'Cabrini', ha comportato un impegno di spesa di oltre quattro milioni di euro, con un contributo della Regione Toscana di 350.000 euro.
In pratica i progettisti hanno proceduto alla chiusura di un grande porticato a piano terra previsto nel progetto originale di ampliamento del fabbricato, ricavando così una volumetria superiore ai 4.000 metri cubi, non prevista nei disegni presentati per richiedere l’autorizzazione edilizio. Erano così incorsi in un abuso edilizio contestato dal comandante della Polizia Municipale di Pontremoli, dopo il sopralluogo avviato dall’Ufficio Urbanistica del Comune in seguito ad una denuncia anonima.
L’abuso è però sanabile con il pagamento di una sanzione e la pratica è già stata avviata. Deve ancora essere precisato l’uso dei locali ottenuti attraverso la variante non autorizzata, poi il Comune potrà definire la multa realtiva. Se da un punto di vista amministrativo l’inchiesta sull’abuso edilizio sembra sia arrivata a conclusione prosegue invece l’azione della Procura alla ricerca di altre possibili irregolarità. In Municipio le bocche sono cucite: il sindaco Gussoni non intende commentare l’azione delle Fiamme Gialle, anzi nega addirittura che siano arrivate all’Ufficio Tecnico.
Il Comune prima di dare il via alla sanatoria aveva chiesto una consulenza tecnico-legale ad un avvocato di Parma per evitare possibili errori procedurali in una tematica molto delicata. Ma ora potrebbero essere altri gli obiettivi nel mirino degli investigatori.
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FOTO A SINISTRA
Franca Armanini con il suo legale. Foto pubblicata sul quotidiano La Nazione del 24 dicembre 2008
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