Premesso:
Che in data 16 e 21 settembre 2013 si sono tenuti due incontri pubblici (rispettivamente organizzati da Lega Ambiente, dal nostro Comitato e Italia Nostra), di approfondimento sullo sfruttamento delle energie rinnovabili derivanti dalle biomasse legnose e sui diversi aspetti derivanti dalla realizzazione della centrale termoelettrica a biomasse, che l’amministrazione comunale vuole realizzare in Loc. Novoleto tramite la Soc. Renovo Bioenergy di Mantova;
Che nei suddetti incontri pubblici è emersa chiaramente la contrarietà della cittadinanza intervenuta, alla realizzazione della citata centrale;
Che in data 25 settembre si è tenuto un Consiglio comunale aperto partecipato da centinaia di persone , nel quale i cittadini hanno contestato fortemente la volontà del comune ad andare avanti nella costruzione della centrale, sostanzialmente per i motivi che il Comitato ha da sempre riassunto attraverso i propri documenti;
Che durante il Consiglio Comunale il Comitato ha consegnato n. 1327 firme di cittadini, che hanno chiesto con una petizione di bloccare la realizzazione della centrale termoelettrica;
Che la maggioranza che guida il Comune, ha approvato, con il voto contrario delle minoranze e di un consigliere di maggioranza, una mozione con la quale conferma la costruzione dell’impianto, concedendo solo la disponibilità a modificare alcuni aspetti della convenzione firmata con la Soc. Renovo Bioenergy , ammettendo di fatto le criticità evidenziate dal Comitato e dai cittadini;
Valutate assolutamente inesistenti le risposte del Sindaco Baracchini, della Giunta e del Capogruppo Ferri ai numerosi interrogativi e appelli elevati dalla cittadinanza durante il consiglio comunale;
Valutata particolarmente vergognosa la dichiarazione del Sindaco Baracchini che ha affermato in consiglio comunale “al convegno pubblico del 21 settembre non ho ascoltato niente di scientifico”;
Evidenziato che i relatori dell’incontro pubblico sono stati:
Prof. Annibale Biggeri
Direttore Unità Operativa di Biostatistica del Centro per lo studio e la prevenzione oncologica, CSPO, Istituto Scientifico della Regione Toscana, Firenze.
Professore ordinario di Statistica per la ricerca sperimentale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze.
Esperto di Biostatistica a livello nazionale e internazionale;
Prof. Federico Valerio
Istituto Nazionale Ricerca Cancro Genova - Già Responsabile del Dipartimento Epidemiologia e Prevenzione SS Chimica Ambientale.
Esperto a livello nazionale e internazionale;
Valutato “Eccellente” anche l’intervento professionale del Vicesindaco, Dott. PierCamillo Cocchi, il quale sollecitato ad intervenire alla fine del consiglio comunale, ha affermato, copiando un precedente dichiarazione di Arvati titolare della Renovo Bioenergy, “non è una centrale nucleare e dal punto di vista della salute non porterà alcun danno ai cittadini”.
Ritenuto altresì che le tardive promesse di modifica della convenzione non abbiano nessuna valenza giuridica rispetto all’autorizzazione già concessa dalla Provincia, a cui è allegata un’altra convenzione, che è la sola vincolante per la Renovo Bioenergy ;
Rilevato peraltro che le modifiche proposte contengono ancora molte ambiguità perché :
a) la frazione organica del RSU è considerata biomassa e quindi non un rifiuto ed ancora di più il combustibile solido secondario (ex c.d.r.- combustibile secco derivante da rifiuti) non è più considerato rifiuto per effetto del decreto n. 22 del 14.02.2013, ed è quindi bruciabile anche nelle centrali termoelettriche, seppure di maggiori dimensioni; di fatto la composizione del combustibile non è cambiata ma è stata eliminata la parola rifiuto;
b) E’ previsto che la polizza fideiussoria (di importo molto basso) sarà bancaria o di primaria compagnia assicuratrice solo per la dismissione dell’impianto, e non per garantire gli altri obblighi della Renovo e senza che sia esplicitata, dall’assicurazione o banca, la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del contraente;
c) Nessuna garanzia fideiussoria, anche con i requisiti sopra citati, garantisce al Comune la realizzazione della fabbrica per la produzione di pellet; infatti in base all’autorizzazione unica la Renovo Bioenergy può da subito iniziare i lavori;
d) Non viene eliminata dalla convenzione la possibilità di reperire materiale legnoso nell’intorno di 70 KM dall’impianto;
e) I diversi controlli proposti sono poco rassicuranti perché non viene specificato quali verifiche effettueranno le eventuali Ditte Specializzate incaricate dal Comune, e quando dovranno intervenire; il divieto di carico/scarico di materiale nello ore notturne non esclude che all’interno della centrale possa essere bruciato materiale comunque dannoso per la salute pubblica; peraltro non sono chiare sono le eventuali sanzioni o gli interventi diretti consentiti all’Amministrazione nel caso di ripetute inadempienze della Società;
che le promesse modifiche alla convenzione, non affrontano i due principali e insormontabili problemi che il nostro Comitato ha posto a base della sua azione per contrastare la realizzazione dell’impianto:
1) I potenziali e documentati rischi per la salute dei cittadini, che non giustificano assolutamente la scelta dell’Amministrazione Comunale e che non sono contrabbandabili con alcuna esigenza dello sfruttamento delle energie rinnovabili, peraltro non imposta all’amministrazione comunale da nessuna legge;
2) I danni commerciali e occupazionali che porterebbero alle attività delle aziende agro-alimentari già insediate da anni nella realtà di Novoleto.
Tutto ciò premesso ed esposto
IL COMITATO
Ritenuto che la salute pubblica in generale, ma oggi dei cittadini di Pontremoli in particolare, non possa essere considerata uno sfondo, una comparsa, o un optional,e che quindi non può essere sacrificata sull’altare dello sfruttamento delle energie rinnovabili
1) CONFERMA la volontà attraverso i propri componenti, di ricorrere nei termini di legge al Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana per la sospensione e l’annullamento dell’autorizzazione unica rilasciata dalla Provincia, nonchè di presentare un esposto alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti;
2) INVITA tutta la cittadinanza a voler aderire e a sostenere tutte le attività del Comitato che saranno organizzate nei prossimi mesi, per contrastare la realizzazione della centrale termoelettrica;
3) ESPRIME, in relazione al fatto che le procedure amministrative che hanno portato al rilascio dell’autorizzazione unica, saranno vagliate nei prossimi mesi dai competenti tribunali, la volontà di raccogliere le firme per richiedere all’Amministrazione Comunale l’indizione di un referendum consultivo ai sensi dell’art. 41 dello Statuto Comunale, affinchè tutti i cittadini possano liberamente esprimere la loro opinione.
Pontremoli 1 ottobre 2013
IL COMITATO CENTRALE TERMOELETTRICA
A BIOMASSE_NO GRAZIE.
|