LA CRONACA IN LUNIGIANA DAL 2000 IN POI |
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| 24
ottobre 2002 |
| Articolo tratto da «Il Tirreno» |
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Croce
Rossa, condannata l'ex presidente
Un
anno di reclusione alla pontremolese Anna Maria Bianchi. |
| Croce
Rossa |
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PONTREMOLI. Un anno di reclusione e pagamento delle spese processuali; cinquemila euro di risarcimento danni e tremila quale rifusione delle spese di costituzione e di difesa. E' il verdetto che il tribunale di Massa (presidente Maurizio Mauceri, giudici Cosimo Ferri e Ermanno De Mattia) ha pronunciato ieri mattina a conclusione del procedimento a carico di Anna Maria Bianchi, 58 anni originaria di Zeri e residente a Pontremoli, già presidente del sottocomitato Lunigiana della Croce Rossa italiana.
Il capo d'imputazione formulato dal pubblico ministero parlava di abuso d'ufficio per alcuni fatti che risalivano agli anni Novanta. Per la carica che ricopriva, la Bianchi era ritenuta pubblico ufficiale. L'accusa le addebitava appunto il fatto di avere ordinato lavori, poi pagati, a ditte nelle quali lei aveva un interesse in quanto ne faceva parte col figlio e la figlia.
Il capo d'imputazione le addebitava infatti di avere affidato alla «Art Copy» di cui era socia assieme al figlio Giampaolo Tordini, studi e altre prestazioni senza fare ricorso alle procedure, obbligatorie quando la spesa è a carico dello Stato.
Stessa cosa per la «Art studio sas» della quale era socia accomandante e la figlia Anna Paola Tordini socia accomandataria.
I mandati di pagamento annoverati nel capo di imputazione, sia per la prima che la seconda ditta, assommavano a decine di milioni di vecchie lire.
La parte offesa, era ovviamente il legale rappresentante della Croce Rossa Italiana con sede in Roma in via Toscana. |
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