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IL CASO CARIGE
LA CORRUZIONE E LA BELLEZZA |
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| Una tenue luce di comicità si posa sul palcoscenico del Palazzo di Giustizia della Spezia, turbata però dalla tragicità dello Shanghai, il gioco giapponese con bastoncini scolpito in grandi dimensioni nel giardino. Come in un romanzo di Garcia Marquez o di Borges, di colpo vedo un teatrante padrone del tribunale, vedo il mio paese inaspettatamente vicino
all'America Latina di trent'anni fa'. Una terra ormai disprezzata, abbandonata, governata sempre più dalla corruzione. Una terra iniziata ormai alla misteriosa allenza della corruzione con la bellezza. Come nel film di Sorrentino. |
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| di Maurizio Bardi |
| La corruzione e la bellezza |
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| Quali sono le doti, le caratteristiche che deve avere un avvocato per vincere i processi? Quanto contano le amicizie, le cene riservate, l'appartenenza a questa o quella lobby? Dall'ordinanza del Gip che ha portato all'arresto di Giuseppe Berneschi, ex presidente della Carige, emerge il ruolo dell'avvocato Andrea Baldini che, grazie alle sue entrature, poteva verificare l'esistenza di procedimenti a carico di Berneschi e addirittura condizionarne l'andamento. Ma emerge anche un osservatorio che abbraccia il sistema giustizia nel suo insieme |
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Le intercettazioni
Berneschi a Baldini: "Fammi il piacere di guardare il fascicolo, ricordatelo eh!".
Baldini: "Stai sereno già mobilitato, già mobilitazione, mobilitation per scatoloni ".
In una intercettazione Baldini spiega a Berneschi che grazie all’intercessione «della Lilly» (si tratta di sua moglie Pasqualina Fortunato, magistrato al Tribunale della Spezia) la Procura chiederà l’archiviazione del fascicolo.
"Sono andato a parlare con Caporuscio (Maurizio Caporuscio, PM a La Spezia, ndr) che sarà il prossimo procuratore… e gli ho detto... ehm ... dico guarda vengo qua per un amico carissimo che è Giovanni Berneschi. «Vediamo subito!» ... ha aperto il computer... «Sì, sì la pratica è qua, è nelle mani di Alberto Cossu quindi è riservatissima...» me l'ha data solo perché son io eh!".
Il 14 aprile 2014, Baldini rassicura Berneschi. "Grazie all'intervento di Lilly - dice - e' stata inoltrata una richiesta di archiviazione ....".
Lo informa poi che andrà lui dalla gip: “Il gip è una mia amica, è una figa. (..) vado da lei.. è un’amica carissima. E’ il più bel giudice che c’è a Spezia... intelligente e buona. Vado da lei a parlarle e le dico: «Oriana... il mio amico Berneschi... C’è l’archiviazione, falla al più presto possibile. Lei lo archivia e a questo punto siamo liberi di fare tutto quello che vuoi».
E Berneschi risponde: «Il giornalista che scriva quattro righe. Sulla diffamazione gli voglio far paura eh».
La moglie, il giudice Pasqualina Fortunato, interviene nel colloquio, rivolgendosi a Berneschi, spiegando che non è riuscita a convincere una segretaria ad ottenere informazioni e allora ha detto al marito: "Andrè, va a parlà tu cò Maurizio direttamente".
Pasqualina Fortunato interviene ancora: «Ora ho ripreso a lavorare…». Baldini: «Quindi è dentro….lì lei è la numero due…». Fortunato: «Dopo il presidente del Tribunale ci sono io…che poi il presidente è stato mio testimone di nozze».
La corruzione e la bellezza
Una tenue luce di comicità si posa sul palcoscenico del Palazzo di Giustizia della Spezia, turbata però dalla tragicità dello Shanghai, il gioco giapponese con bastoncini scolpito nel giardino. Come in un romanzo di Garcia Marquez o di Borges, di colpo vedo un teatrante padrone del tribunale, vedo il mio paese inaspettatamente vicino
all'America Latina di trent'anni fa'. Una terra ormai disprezzata, abbandonata, governata sempre più dalla corruzione. Una terra iniziata ormai alla misteriosa allenza della corruzione con la bellezza. Come nel film di Sorrentino.
L’ex presidente di Carige Giovanni Berneschi lo conosce bene, Baldini. Ha contribuito affinchè fosse inserito in vari consigli d'amministrazione ben retribuiti. A disposizione della regia. Come quando gli chiede di procurarsi una copia del fascicolo relativo alla querela presentata contro di lui da un imprenditore della Val di Magra, Gian Paolo Poli.
E di tutte le altre volte che ne sappiamo?
Io qualcosa so. So per esempio che nel 2001, come editore, ho denunciato tre funzionari di una società governata dalla politica per avermi richiesto una tangente di 60 milioni di lire. So che la Cassazione dopo undici anni ha riconosciuto che avevo ragione (vedi la sentenza) ma che gli imputati non potevano essere condannati per avvenuta prescrizione.
So che che da quando ho presentato quella denuncia nessuna amministrazione politica mi ha più affidato incarichi. So che in ogni occasione mi è stata fatta terra bruciata.
So che ho dovuto chiedere i danni attraverso una causa civile a qualcuno, amico dei miei nemici, che faceva in modo che i miei clienti non arrivassero nei miei uffici. So che il giudice onorario di Pontremoli, che ha respinto la mia istanza, è un avvocato della Spezia. So che mi ha condannato a pagare all'avvocato Baldini, che difendeva la mia controparte, 17.000,00 solo di parcella per il primo grado. Cosa mai vista a Pontremoli!
Scusate il caso personale, non è mia intenzione discutere in queste pagine la sentenza.
Ma sarei un ipocrita
se non ammettessi che mi riconcilio con la giustizia quando mi accorgo che esistono magistrati, come Nicola Piacente e Silvio Franz, che le inchieste le fanno anche quando trovano sulla loro strada lobbies finanziarie, massonerie varie e potentati della politica. |
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da: fabricanestri@yahoo.com
Date:2 febbraio 2014 18:16
Ho apprezzato molto l'inchiesta sulla magia ed ho scoperto attraverso il vostro articolo un mondo che non conoscevo. Sarebbe interessante vedere le foto dei maghi o dei video. Perchè non ci pensate?
Cordiali saluti,
Fabrizio |
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