Nel romanzo «La vita è altrove», Milan Kundera racconta la storia di Jaromil, una poeta che cerca di fuggire dalla madre e non ci riesce mai. A Jaromil Kundera contrappone Percy Bysshe Shelley, il grande poeta romantico che ha dimorato a lungo a Lerici, a pochi chilometri da dove Lei governa, ed morto nel mare di fronte, dopo una vita eroica e passionale.
«La vita è altrove» scrivevano sui muri di Parigi gli studenti del maggio francese citando Rimbaud. Shelley lo sapeva già, per questo fugge dall'Irlanda dove è nato verso Londra dove la storia sta ribellandosi al vecchio mondo e ne sta costruendo uno nuovo.
Forse, Presidente, anche per Lei è arrivato il momento che
l'avvocato fugga dall'abbraccio del Gal e guardi "altrove".
La Lunigiana è
tutta intorno, è lì che la osserva ed aspetta. Lasci perdere l'opinione del branco e punti piuttosto all'opinione del futuro.
Qui in Lunigiana c'è un
antro oscuro che si chiama Gal ed è ora che in quell'antro si faccia entrare un po' di luce e trasparenza.
Si, lo so, per il Gal Lei è stato un avvocato perfetto. Oggi Novoa o Petriccioli sarebbero completamente scomparsi dalla scena, se Lei non li avesse salvati con la sua difesa, politica ed astuta: dal Tribunale fino alla Cassazione, che comunque li ha giudicati colpevoli di tentata corruzione, seppur prescritti.
Oggi però Lei non è più l'avvocato del Gal. Oggi Lei è il Presidente della Lunigiana.
"Deve pur arrivare il momento in cui il poeta si strappa all'abbraccio della propria madre e fugge", scrive Kundera. Per Lei è arrivato il momento di scegliere tra Jaromil e Shelley!
Lei è il Presidente e come tale ha il dovere di rendere concreto ciò che ha affermato prima una delibera di Raffaele
Cantone, presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, e poi una sentenza di Tribunale. E cioè che Claudio Novoa, per conflitto di interessi, non può ricoprire contemporaneamente il ruolo di funzionario del Gal e di assessore dell'Unione dei Comuni della Lunigiana. E per estensione nemmeno di sindaco di Mulazzo e di assessore della Provincia.
Credo però che il suo compito non finisca qui. Non è solo Novoa il problema. Il problema è il Gal nel suo insieme, gli oltre cento milioni di Euro transitati nei vari progetti dal 2000 ad oggi, i rapporti tra affari e politica, le consulenze fantasma, i progetti finanziati e non realizzati. Il problema è anche Nino Folegnani. Semplicemente perchè ne è il Presidente da circa vent'anni. Troppi. Non c'è traccia di politici o magistrati che rimangano per vent'anni sulla stessa poltrona.
L'Unione dei Comuni, come socio e come autorità politica, ricopre un ruolo importante nella gestione amministrativa del Gal.
Cominci ad agire. Attraverso gli organi del Consiglio di Amministrazione pretenda un po' di trasparenza nei suoi conti, ne scopra i segreti e chieda un po' di rinnovamento. Che potrebbe iniziare proponendo la sostituzione di Nino Folegnani con qualche faccia nuova e pulita.
C'é una notizia che non è mai apparsa sui giornali o sui mezzi di comunicazione:
i libri contabili della G&D Srl, una società molto legata a Gal, gestita dallo studio Della Zoppa di Villafranca Lungiana, oggi in procedura fallimentare, potrebbero nascondere parecchi segreti sulla gestione di diversi milioni di Euro, di cui si è persa la traccia. Poichè alcuni uffici giudiziari stanno cercando di capire meglio, non sarebbe utile chiedere al revisore dei conti Mauro Zavani, che sta lì dal secolo scorso, se ne sa qualcosa?
Entrare nei segreti degli uffici del Gal sarebbe molto opportuno per la Lunigiana, quasi una chimera.
È un eccesso di lirismo sperare che dentro il Gal si faccia un po' di chiarezza dopo vent'anni e che Roberto Valettini da grande avvocato si trasformi in Presidente-Poeta?
Forse. Ma, come diceva Baudelaire, "per essere lirici bisogna essere sempre ubriachi... di vino, di poesia o di virtù." A Lei la scelta, Presidente! |